Iniziare un progetto web, specie se si vuole impostare un sito web in WordPress, può essere un processo lungo e laborioso, che rischia di confondere le idee e far perdere l’obiettivo principale.
Ecco quindi una guida in 10 passaggi per impostare un sito web in WordPress.
Indice dei Contenuti
1. Prima di iniziare tutto: di cosa vuoi parlare?
Innanzi tutto, devi decidere alcune cose, come il tema del sito web e il perchè lo fai, se per hobby o perchè hai deciso che ne hai bisogno per il tuo lavoro.
Devi decidere quale sarà il tema del blog a livello di contenuti e quindi qual è il taglio e il tono di ciò di cui vuoi parlare. Dovrai decidere se per esempio vuoi vendere online i tuoi prodotti o servizi e creare quindi un e-commerce oppure vuoi pubblicare un portfolio e quindi creare un sito multimediale.
In questo passaggio dovrai pensare quanto tempo e quanti soldi vorrai investire nella creazione del sito in WordPress e se avrai bisogno di aiuto in alcuni passaggi.
Un’altra buona cosa da fare in questo momento è cercare l’ispirazione online: vedere cosa fanno i tuoi concorrenti diretti e indiretti e eventualmente anche altri che con il campo che hai scelto non hanno a che fare perchè l’ispirazione, si sa, arriva da dove meno te lo aspetti.
2. Scegliere il nome dominio (e l’estensione)
Il nome del dominio è importantissimo: ti presenta ai tuoi clienti e visitatori e dice molto di te. Un’opportunità di fare una prima impressione che riflette chi sei, cosa fai, la tua professionalità.
Oppure, una parte di essa, un tema nuovo, un punto di vista differente.
Stessa cosa l’estensione che scegli: .com è diverso da .net che è diverso da una delle nuove estensioni che esplicano l’ambito tematico.
Deve essere corto, o comunque non troppo lungo e deve aver senso mentre lo leggi ad alta voce, se possibile evitando numeri (se non fanno parte del brand).
Abbiamo parlato delle regole per scegliere il nome del dominio nel post Scegliere il dominio: alcuni parametri utili mentre dell’estensione in La scelta dell’estensione di un dominio: un’opportunità di brand awareness.
Se hai dubbi sull’utilizzare lettere di alfabeti stranieri, l’articolo I caratteri nel nome dominio: quali utilizzare è quello che fa per te.
3. Scegliere il web hosting
Devi decidere a questo punto da chi acquistare il nome dominio: devi quindi controllare che sia libero, in associazione all’estensione che hai scelto.
Devi valutare i diversi hosting: il parametro cui devi guardare di più è costituito dai valori di Uptime, il tempo – espresso in percentuale – in cui l’hosting è stato online, senza avere al contrario periodi di downtime, in cui i siti ospitati non erano raggiungibili. Più è alto l’Uptime, meglio è: significa che nel mese o nell’anno – a seconda di quale stai guardando – l’hosting è stato raggiungibile.
Un altro parametro da controllare è la disponibilità a darti l’accesso FTP: un protocollo che ti permette di spostare i file tra due computer, creando cartelle e directory, e nel caso che il collegamento si interrompa ti dà la possibilità di riprendere in qualunque momento da dove hai lasciato. FTP: è ancora necessario? Sì.
Hai pensato al certificato di sicurezza? I siti web hanno bisogno di certificare che i dati che ricevono sono criptati tramite dei protocolli di sicurezza e che i malintenzionati non possono accedervi. Questo non solo perchè i dati non possono essere rubati ma anche perchè ha ripercussioni sulla SEO e sulla SERP: Google Chrome segnala i siti non sicuri, questo significa che gli utenti abbandonano presto il sito che hanno aperto, il che aumenta la loro inaffidabilità e diventa sempre meno visibile nei risultati delle ricerche su Google.
Scegliere un web hosting che offre un certificato SSL gratuito potrebbe essere un’ottima idea.
4. Installare e impostare WordPress
Questo è il momento per scegliere il piano WordPress: dovrai decidere se sceglierne uno autoinstallante – e sempre aggiornato automaticamente appena viene rilasciata una nuova versione stabile – o se preferisci un piano hosting professionale su cui installare da solo la versione di WordPress che preferisci o un altro CMS. Quest’ultima è un’opzione utile se ti serve più spazio di quello previsto nei piani hosting WordPress ma poco pratica se non sai come si installa WordPress.
Installato WordPress, con un clic o con qualcuno in più, è il momento di impostare alcune cose, come la compilazione della scheda Generali nel menu Impostazioni. Qui troverai dei campi in cui scrivere il titolo del sito, la tagline – un sottotitolo esplicativo, in cui mettere anche delle keyword se lo ritieni opportuno – mettere l’indirizzo web e quello della tua mail; da qui puoi impostare anche l’ora e il suo formato.
Dal menu Impostazioni puoi compilare anche altre schede come quelle relative alla scrittura e alla lettura del tuo sito in WordPress, il formato dei permalink e la gestione dei media.
Una volta fatto tutto ciò è l’ora di scegliere il tema del blog, non quello relativo all’argomento di cui abbiamo parlato al punto 1. ma quello visivo, la grafica con cui apparirà il tuo sito guardandolo come se fossi un utente e non il gestore.
Nel momento in cui hai installato WordPress te ne viene dato uno di default che potrai mantenere così come è, cambiare alcune caratteristiche (menu Aspetto – Personalizza) oppure caricarne uno completamente differente (menu Aspetto – Temi).
5. Personalizzare WordPress con i plugin
I plugin sono dei pezzetti di codice che aggiunti a quello di base di WordPress ti permettono di fare grandi cose, come trasformare una piattaforma di blogging in e-commerce o in un portfolio oppure gestire i dati delle persone che visitano il tuo sito; ti permettono di scrivere contenuti migliori a livello SEO oppure gestire una newsletter. Pensa ad una funzione, con un plugin puoi farlo.
Ti consigliamo alcuni plugin WordPress per iniziare a usare il tuo sito.
6. Scegliere uno stile per il visual
Per visual si intende tutto l’apparato grafico e visivo: per cui qui intendiamo lo stile delle immagini che utilizzerai di volta in volta, i colori predominanti, i tratti e tutto ciò che è appunto visuale.
Scegliere e mantenere un unico stile per la parte grafica ti fa seguire sempre un certo filo conduttore, una sorta di tono di voce ma visivo, che rende il tuo progetto riconoscibile sempre, anche quando poi i tuoi utenti ritrovano le immagini al di fuori del sito e riescono a capirne la paternità.
7. Impostare i canali social
Questo è un altro buon momento di riflessione.
I social network ti permettono di far circolare i tuoi contenuti al di fuori dei motori di ricerca e avere eventualmente visite immediate senza che qualcuno effettui una ricerca su Google, posto che la tua area di azione sia nei suoi interessi o ti segua già, e prima ancora che Google ti indicizzi.
Vanno però scelti con attenzione: devi capire dove sono le persone che possono essere interessate al tuo progetto, quale social network utilizzano di più e se lo utilizzano per avere informazioni riguardanti il tuo campo.
Potrebbe anche essere interessante utilizzare i social network per progetti paralleli e meno formali – magari con un secondo account – che non riescono a trovar spazio su un sito istituzionale.
Quello che importa veramente è però utilizzare i social network per creare relazioni con gli utenti, vere e proprie community, che portino alla fidelizzazione e non tanto solo all’acquisto compulsivo di una sola volta.
8. Utilizzare i principi della SEO
Utilizzare le keyword e l’ottimizzazione per i motori di ricerca fa sì che si inizi un processo produttivo infinito, di miglioramento e aggiornamento continui dei contenuti del sito.
Puntare ad essere sempre tra le prime posizioni dei risultati di ricerca dei motori fa sì che il traffico sia sempre alto e che i prodotti o i servizi o i contenuti proposti nel tuo sito abbiano un’alta visibilità e diano un buon ritorno sull’investimento.
Ovviamente i risultati vanno monitorati costantemente: 7 plugin WordPress per monitorare le statistiche e Come funziona Google Ananlytics.
9. Decidere quando programmare e dove
Creare un piano editoriale e un calendario editoriale ti dà la misura di quando devi pubblicare, dove devi pubblicare i contenuti, quali, e, in caso di blocco dello scrittore, cosa.
Il piano editoriale è quello che ti fa programmare a lungo, in genere un anno: è quello in cui si decide quali obiettivi e quali risultati mirare a raggiungere, quale tono di voce utilizzare, quanta pubblicità a pagamento fare e in quali occasioni.
Il calendario editoriale è invece quello in cui decidi settimana per settimana cosa pubblicare: decidi in quale giorno e in quale orario pubblicare su quale social (blog, Twitter, Facebook, Instagram, e via così) creando una sorta di palinsesto che ritorni settimana per settimana a livello di argomenti.
Creare un piano editoriale e un calendario editoriale crea nei propri lettori un ricordo e delle aspettative: si ricorderanno di te perchè tratti il tema di loro interesse in un determinato giorno della settimana, ripetutamente, settimana dopo settimana, e ti verranno a cercare per questo; inoltre contenuti sempre nuovi e aggiornati fanno sì che ti restituiscano un’immagine di sito curato e sempre sul pezzo e ti aiuta con la SEO.
10. Ascolta il tuo pubblico
Che è la legge base di qualsiasi attività di comunicazione, online e offline.
In qualsiasi momento dovrai sempre ascoltare le persone a cui vuoi parlare: la comunicazione non è mai a senso unico e dovrai sempre tenere conto dei bisogni e dei feedback del tuo pubblico, che sia potenziale o effettivo.
Non dovrai mai smettere di farlo: è grazie all’ascolto che si cambia e si cresce quando è necessario ed è l’unico modo per continuare a dare ai tuoi utenti contenuti e informazioni sempre utili.
Monitorare i modi in cui gli utenti arrivano al tuo sito, le pagine che visitano di più e quelle che visitano di meno ti dà modo di tenere vivo il tuo sito e mantenerlo sempre rispondente alle risposte che le persone cercano.
Ora è il momento di mettere in pratica tutto ciò che hai letto finora: scegli il piano di hosting condiviso WordPress più adatto alle tue esigenze e dai inizio al tuo nuovo progetto!